domingo, abril 03, 2011

Blog en italiano por los compañeros del 14-A


SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI DEL 14 A
pagina web in italiano di controinformazione sui compagni cileni


In Cile, il movimento anarchico e antiautoritario era da alcuni anni all’offensiva: si moltiplicavano le case occupate e i centri di documentazione, la presenza visibile etc ma soprattutto si diffondevano le pratiche di attacco per mezzo di azioni dirette. Barricate, incendi, attacchi diretti, scontri con le Forze Speciali e esplosioni turbavano i sonni dei Ministri dell’Interno di turno e dell’opinione pubblica piccolo-borghese.

La serie di oltre cento attacchi esplosivi (tutti rimasti senza arresti) contro bancomat, imprese multinazionali, chiese, caserme e altri centri del potere dimostravano la vulnerabilità del potere nelle sue articolazioni periferiche: il possibile attacco qui e ora!

Per questo il potere ricorre nell’Agosto del 2010 a una maxi operazione poliziesca e mediatica che oltre allo sgombero di diverse case occupate e la criminalizzazione del movimento anarchico, arresta 14 compagni e compagne accusandoli di terrorismo. Quello che cercano di dimostrare è che abbiano messo su un’organizzazione terrorista con tanto di struttura e capi (come se non fosse abbastanza chiaro che gli anti-autoritari non ne hanno): l’impianto non regge, non ci sono prove e la struttura organizzativa è indimostrabile.

Le “prove” contro di loro non sono altro «che tele di ragno costruite dalla logica del potere, dove ogni atto di opposizione contro di lui è stato (e sarà) criminalizzato. Ogni parola e ogni azione dei compagni sono stati trasformati in ‘evidenza’, ogni legame di amicizia è stato illegalizzato; hanno frammentato le loro vite, fabbricando una montatura dove sono parte di un associazione illecita terrorista. I gesti di solidarietà e la stessa partecipazione a atti commerativi per la memoria di compagni caduti in combattimento, sono alcune delle ‘prove’ che mantengono in carcere i compagni e le compagne»

Infatti dopo sette mesi di prigione preventiva, giustificata dal periodo investigativo, i compagni e le compagne, ancora innocenti davanti alla legge, rimangono tuttavia intrappolati (nelle stesse carceri cilene che in dicembre uccisero 81 prigionieri bruciati vivi – vd. Incendio carcere San Miguel, Santiago). Contro questa situazione, dei 10 in prigione (gli altri sono con misure cautelari), in 9 hanno deciso di intraprendere uno sciopero della fame, mettendo in pericolo la propria vita.

Durante questo tempo, in cui i compagni sono stati sequestrati, la solidarietà, da Santiago fino oltrefrontiera, è cresciuta e l’offensiva anarchica non si è affievolita: gli attacchi contro i simboli del potere e le sue ramificazioni sono continuati (dimostrando che l’associazione terrorista fosse ininfluente oltre che inventata), la combattività di chi lotta non si è affievolita, la rabbia è solo aumentata, per l’ennesima ingiustizia perpetrata contro chi ha la sola colpa di combattere per un mondo senza dominazione.

Nel mezzo dell’operazione chiamata 14 A c’è il ruolo della stampa, strumento di guerra della repressione, la costruzione del nemico, le fantasie sulle complicità internazionali, le pericolose bombe del potere (negli studi degli avvocati e nei quartieri per impaurire la popolazione e screditare una campagna di attacchi che non ha compiuto nemmeno un ferito tra i civili) etc …

Quello che sta succedendo in Cile è un laboratorio di repressione: dove si è sperimentata l’offensiva anarchica ed il potere sta affinando le armi per fermarla e annichilire i rivoluzionari.

Da parte nostra, abbiamo lanciato una piattaforma virtuale con cui pretendiamo mantenere aggiornate le notizie che arrivano sui compagni. L’indirizzo è liberta14a.noblogs.org, e si appoggia al blog ufficiale dei compagni cileni solidaridadporlxspresxs

Da li sarà possibile rimanere aggiornati sulle novità, e scaricare (a breve) materiale per flyer e volantini, o video e documentari sottotitolati in italiano per organizzare momenti, iniziative e benefit in solidarietà con i prigionieri del 14 A e per le loro spese legali.


La mail che ci siamo dati per i contatti è
libertaperi14 [chiocciola] bruttocarattere [punto] org, ma per organizzare dibattiti e avere materiale diretto potete scrivere anche a culmine@distruzione.org

Che la paura (né le frontiere) fermino la solidarietà

che la solidarietà distrugga la prigionia!

Solidarietà con i/le prigionieri/e del 14 A


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