(en italiano)
Federico Buono
LA SPERSONALIZZAZIONE DELL'INDIVIDUO
"LA FRATTURA IN UNA LINEA-MARGINE"
“Il vuoto redentivo
spoglia della vita di chi osa
in un accecante eccesso recidivo
di una morte bianca e luminosa
ora origlia
ad una fatica individuale
quel Cerbero che veglia
alle porte del tuo Inferno
personale".
Da “La Fatica”;Maurizio De mone
Nelle fredde e buie celle della redenzione,e della
riabilitazione sistematica,si entra in un mondo-ostensivo,dove la
percezione si annulla alla soglia e nel margine,delineato
dai parametri in una segregazione ostatica.
La non-appartenenza sprofonda la comprensibilità degli
atti come qualcosa di ricettivo in un transitivismo
prostrante.
La transitorietà trasfonde le pulsioni emozionali alla
ricerca di una appartenenza rappresentativa.
La rappresentanza diluisce i tempi nel mostrarsi e
nell'apparire sotto forme di indotta sub-concatenazione della
relazione producente De-personalizzazione.
L'induzione è la relativa forma di rappresentanza?
Torniamo a scrivere dell'atto di subalternità indotta nel
transigere come in un Ipodeo:
E fissiamo la nostra ricerca Nichilista-a forma
Egotista-qua esperita sulla linea-margine della "soglia".
La scissione producente stabilisce il criterio di
anestetizzazione nel passare oltre la "soglia":
La coscienza obiettivata denota nel suo derimersi una
sdo-ppiamento comproducente non-appartenenza:
Il non-appartenere nell'oltrepassare la soglia di un
"isituto penale" emerge,con l'affiorare della visualizzazione e
del concatenamento in un orientamento spazio-temporale:
Il legame con il vissuto esistenziale si sgretola
nell'emergere in una visione delle "sbarre" e nell'atto
dell'oltrepassare.
L'oltrepassare annuisce il tempo derivativo,conforme alla
stabilizzazione del corpo prigioniero,e la
destrutturazione compone le fasi di sequenza della
redenzione e nel muovere un "passo oltre".
Il corpo diventa estraneo,quando il passare la
linea-margine ass-ente al carattere degli elementi costitutivi del
proprio grado di attinenza,con la linea dell'estremità in
un assunto di dipendenza nel rendere la "linea",il proprio
limite nel margine di questo limite.
Il confine muove l'assonanza percettiva nel
de-realizzare:
La scissione nel correlativo pone la co-esistenza e la
con-presenza in un marginedi deducibile assimibilità.
La condizione del corpo prigioniero in un stabilire della
De-personalizzazione,accentua il deperimento singolativo,a
favore dello stanziale derimersi di parametri
spazio-temporali all'estremo in una linea co-esistente al margine di
una con-presenza.
L'affermazione dell'induzione sub-indotta in che linea
apparente è:nel margine?
La visione all'estremo delinea un rilevamento di
contrapposizione tra un apparire e un appartenenza-in una ristrutturazione
e nella con-divisione della scissione tra la linea e il
margine.
Il costrutto conoscitivo nell'oltrepassare modula la
strutturazione della psiche in un articolazione di
transitorietà,con criteri di inter-dipendenza con le fasi
di sequenza e conseguenti alla modalità della struttura di
compressione e regressione dell'Individuo.
"L'esplorazione dello spazio è il
risultato di una lunga evoluzione
che il soggetto compie dalla posizione
coricata,poi seduta,infine
eretta,e che gli permette di prendere
conoscenza del suo ambiente
circostante dapprima per
reptazione,poi mediante quadrupedismo
("avanzare a quattro
zampe"),infine camminando;l'acquisizione della
marcia ne costituisce un momento
fondamentale".
"Adattamento"-"Psicomotricità:le 50 parole
chiave",J-C-Coste
Il muovere Se-stessi "oltre" rompe in un
identità speculare tra un affermazione e la somiglianza nell'affermarsi
come corpo-prigioniero.
La De-strutturazione individuale aderisce ai parametri di
spazio-stanzialità nell'appartenenza di una linea
nell'estremo di un margine.
Il costituto sub-inducente in atti di repressione
ostativa disgregano l'espressione del proprio vissuto esistentivo.
Il sentimento costituente L'Io viene marginalizzato
nell'oltrepassare la soglia di un estremo,e il margine restringe a
poco-a poco e annulla la radicalità dei propri
vissuti,fratturando in un "tono" deprecativo l'esistenzialità.
Il contenitivo strutturale depone al sorgere del
delineamento compo-sito della linea-margine.
La comprensibilità della linea in un margine è la
rappresentazione di contiguità nel criterio pre-disposto e di predisposizione
nei reconditi anfratti delle celle redentive.
Le strutture logiche di definizione deduttive inducono la
De-personalizzazione nell'atto del varcare in una
determinazione di finalità sub-inducente e di capacità
critica su basi emotive-intuitive.
La frattura nell'oltrepassare produce un discontinuo
trasalire della De-personalizzazione.
La frattura imprime la totale perdita dell'appartenenza
del proprio essere-Individuo e rende labile l'aderenza a
qualcosa di più dell'essere "corpo
prigioniero":
In un assedio compromettente nel delinearsi di un
evento-dato e nel passare la "soglia",la rimanenza psicoottenitiva
è in un bilico,dentro l'alterazione delle strutture della
conoscenza.
La predisposta guida auto-producente
sub-ordinazione,predice un assiomatico dispositivo di legame
comproducente contiguità relativo-formale nel disporsi
dell'evento-dato.
La datità dell'evento compone e scompone il passaggio
dalla soglia al margine in un estremo linea-re.
La "definizione" esperenziale è in tal modo
compressa e strangolata in un ordine nel corso e del superamento
della "soglia":
La soglia è la co-esistenza in una contemporanea
con-presenza.
La data somatizzazione cronicizza la deformazione
spazio-temporale nella costituzione organica in un sintomo
necessario a una diagnosi:
Il corpo rimane segregato in un fondo rimanente di una
cella redentiva.
La formulazione di rappresentazione rende concreto
l'effetto De-personalizzante,in fasi distinte al grado di
condizione nell'essere una "forma-detenuto".
La sintesi esplicativa forma l'individuo alla
"soglia" e garantisce la comprensibilità della transitorietà
dell'evento
dato, in una modulazione interpretativa che scambia
l'effetto dato-con il dato fattuale.
Il "linguaggio" nell'attraversare la soglia è
la rivelazione della definitiva perdita di individualità propria.
L'attraversare-marginalizza l'effetto producente e delinea
il dato-forma nello stabilire la comprensibilità.
La sicurezza in un esistenza conoscitiva viene fratturata
in innumerevoli deformazioni immaginative.
L'immediato dato fattuale,diventa un pratico ritornare in
una ricollocazione del dato effetto producente Depersonalizzazione.
Lo stendimento delle deformazioni intercorrono in ruoli
anestetizzati in articolazioni di attinenza con la struttura
coatto-ostativa.
Il sorpassare la soglia auto-mizza la forma e il criterio
di compenetrazione di un nesso complusorio nel
marginalizzare l'atto dato.
"La parola reo introdotta a
designare colui-cum quo res agitum-indica qualunque
persona contro cui si dirige,una
domanda giudiciale:è così nei giudizi criminali
indica colui contro il quale si dirige
la inquisizione,o l'accusa;e promiscuamente
designa ora l'inquisito,ora
l'accusa;secondo i vari sistemi è chiaro da ciò che
nel linguaggio giuridico,la parola reo
ha un significato assai diverso da quello
in cui si adopera nel linguaggio
volgare.
Il reo può essere innocente,ed è grave
errore quello di chi,per prevenzione funesta
,osi confondere il significato
volgare".
"Del reo" "Programma del corso di diritto
criminale"F.Carrara
L'atto dato disconosce la traccia di rappresentazione
simbolica ostensiva in una discontinuità frattura-le.
Il criterio in una compressione dei
segni-simbolizzati,pone nel margine dell'oltrepassare,l'assunzione del
principio
di un fenomeno egemonico induttivo e definito-in una
morsa regredente:
L'elaborazione fattuale in un disgregamento individuale
introietta ed eietta la forma-guida che somatizza il pre-cludente_
L'eiezione di un dato formale nell'atto della definizione
"segno" pone pro-spettive di decorso occludente
dentro il corpo-prigioniero:
La compromissione ai confini di un margine eietta in un
continuo divenire,la presenza-sintomo,nella
predisposizione in un identificazione assuntiva della
forma-detenuto:
L'alterazione modificativa muta e annette il progressivo
inoculamento di conformazione alle regole coattoostatiche.
Cosa pone la correlazione individuo in una frattura in
una linea-margine?
La cooptazione schematizza il segno correlante nel corpo
prigioniero in una destrutturazione:
La sinapsi coatto pre-clu-dente è il sintomo trasmittivo
in occludere di un individuo.
La condizione impulso-stimolante propaga la
subliminazione in un intesità alla soglia di un estremo:
La sequenza della deformazione De-personalizzante esplica
il suo apporto de-crescente.
La soglia è il margine nella determinazione del
De-personalizzare?
In un riflesso di intenti al limite in un limite il
legarsi degli eventi pone risposte speculari dove la forma prigioniero
non muove-nulla che non sia una una ricerca in un
equilibrio in una concatenazione dell'evento-dato:
La soglia impone e propaga un riflesso condizionato
comportamentale in cui la concatenazione si muove attorno
all'estremità della soglia-margine in una frattura.
In una ricerca Nichilista-Egotista ci si pone la domanda-non
domanda:
In una fredda e buia cella della redenzione,il fondo
rimanente è è l'avvenuta frattura in una linea-margine?
"In generale l'adattamento si
definisce come la facoltà che un organismo
ha di mantenersi in vita e di
sviluppare le sue potenzialità in un ambiente
dato,nonchè di registrare senza
proprio danno le variazioni di tale ambiente.
L'adattamento è perciò una funzione
che determina il soggetto a mettere in
opera le sue facoltà psichiche e
motorie per integrarsi nella realtà
socio-culturale,mantenervisi,e,all'occorrenza,modificarla".
"Adattamento"-"Psicomotricità:le
50 parole chiave",J-C-Coste
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