(en italiano)
In seguito
alla pubblicazione del testo “Carogne pseudo nichiliste”,noi fieri individui
negatori del diritto-Tomo e Fede(per chi legge,noi ci firmiamo),constatato che
nella lettura del testo sudetto manca di ogni spunto di approfondimento verso i
nostri testi critici-e non volendoci arrendere al quietismo imperante
dell’anarchismo nostrano-proponiamo dei punti chiari e diretti per arrivare ad
una rottura completa con ogni massificazione(noi ci siamo estromessi
volontariamente dal movimento)che derime le cattive passioni.
Come per i
testi in cui ci firmiamo e in cui ci siamo presi le nostre responsabilità-anche
il compagno Stefano si dovrà prendere le sue responsabilità nello scrivere di
“provocatori al servizio della repressione”.
Di tacere
“compagno” non c’è manco da parlarne.
I punti
proposti sono:
1-Cosa-secondo
chi legge-dice l’avvocato quando parla per il suo assistito?
Se chi dice
che una scelta antigiuridica sia inutile,deve spiegare allora cosa spiega
l’avvocato per il suo assistito?
Per chi nega
il diritto-l’avvocato è amico del pm del giudice.
E non dirà
nulla di nulla che non siano espimere i codici di una chiave ordine.
2-Come poter
dibattere amoralmente-se ci si difende dietro la facciata del “siamo tutti
compagni”?
Ogni qual
volta emerge un testo-se un individuo vuole criticarlo-salterà ogni segno di
rimozione delle proprie passioni,e andrà a ricercare quella collisione che
entra nel vivo di un dibattere.
Il resto è
ammansimento verso la normalizzazione dei rapporti imposti che sia in ambito
anarchico o no.
Inoltre, su
Culmine si sono lette varie critiche (più o meno condivise), anche a
prigionieri come i compagni della CCF. Sarebbe allora da criticare
quest’attitudine polemica? Tra anarchici dovrebbe essere ancor più presente.
3-Qual’è la
differenza tra dentro la galera e fuori con un “passo dentro”?
Per chi
scrive non c’è nessuna differenza di ruolo o gerarchia-se si deve fare una
critica per espandere un dibatitto su una scelta tecnica di difesa-o una
negazione del diritto-nessuno può impedire-a nessuno la critica
4-Per chi non
lo vuole capire,l’antigiuridismo portato avanti e approfondito su Cerbero e
Vertice Abisso come su Parole Armate,non è un solo revocare l’avvocato,ma
cercare di annientare ogni diritto societario.
Per chi
legge-usufruire dei codici del diritto per uscire dalla galera-che significato
ha in relazione con il proprio avvocato di fiducia?
La relazione
è di semplice deduzione:
L’uso smodato
che farà l’avvocato dei codici per far uscire il suo assistito-non
permetteranno la rivendicazione del proprio vissuto esistenziale-in quanto le
parole espresse dal difensore negando ogni attacco ad ogni organo
costituito-stabilirà ogni moto volente in un nolente volere di chi viene assitito.
5-Quali sono
gli strumenti che si utilizzano attraverso il proprio avvocato-se non quelli
del nemico?
Sarebbe
interessante leggere da chi critica le scelte antigiuridiche-quali sono allora
questi strumenti se non quelli degli organi giudicanti..
Per il resto
e per chi scrive ci sono illimitati desideri misantropici per cui annientare un
mondo permeato da un codice a chiave ordine-e nessuno ci fermerà e in nessun
modo.
Due fieri Nichilisti
Tomo-Fede
No hay comentarios.:
Publicar un comentario